Le origini più lontane della devozione verso l'Immacolata dei cittadini va ricercato nal particolare movimento devozionale che fu incoraggiato dai Frati Minori Osservanti di S. Maria la Nova, i quali nell'Immacolata avevano trovato la loro speciale Patrona.
Da tutto questo movimento di spiritualità di spiritualità, sorse nel 1656 la Confraternita dell'Immacolata, promossa e incoraggiata dai Frati, fondata e voluta dal clero locale, che vi fece parte assieme a molti laici dell nobiltà e del popolo.

Approvata dal Vescovo del tempo, Mons. Girolamo De Choris, la Confraternita non ebbe dall'inizio una chiara organizzazione: era retta dal clero locale, ma rimaneva sotto la tutela dei Frati, che ne erano i veri animatori. Per altro la Confraternita giuridicamente era stata eretta proprio nella loro chiesa, presso l'altare dell'Immacolata.
Tuttavia proprio la presenza del clero locale nella Confraternita fu ben presto la causa di un insorgente desiderio di indipendenza dai Frati, che si concretizzò con la costruzione della nuova Chiesa dedicata all'Immacolata.
Nel 1706 furono compilate le prime regole della Confraternita, approvate il 12 gennaio della stesso anno da Mons. Fortunato e confermate nel 1712 da Mons. Sanfelice.
In base a tali regole la Confraternita risultava costituita da tre ordini di membri.


I Confrati: sono di sesso maschile, e dopo un anno di noviziato emettono professione e si impegnano a certi obblighi nei riguardi della Confraternita; sono gli unici a godere di voce attiva e passiva nelle elezioni e nelle assemblee; portano un abito costituito da un sacco bianco con cappuccio e mozzetta celeste.

I Fratelli Semplici: sono di sesso maschile e, pur non emettendo la professione e non essendo tenuti agli obblighi dei Confrati, partecipano ai frutti spirituali della Confraternita; possono portare come abito un camice bianco.


Le Sorelle: solo le corrispondenti femminile dei fratelli semplici.

Nella seconda metà del '700 il Regno intraprese iniziative tendenti a contrallare gli Enti ed i Benefici o patrimoni ecclesiastici e religiosi. In tale contesto fu disposto che fossero soppressi tutti gli Enti che non avessero presentato il loro stato patrimoniale alla Regia Camera di Santa Chiara in Napoli per ottenere il Regio Assenso.
Rischiando la soppressione, il 6 maggio 1778 fu presentata la documentazione richiesta, corredata dalle nuove regole redatte conformemente a quanto richiesto dalle leggi civili, e il 27 maggio dello stesso anno Ferdinando IV di Borbone, Re delle due Sicilie, concesse il suo assenso.

Le nuove regole fecero scomparire la distinzione tra Confrati e Fratelli Semplici, essendo tutti i membri della confraternita di pari diritti e doveri; riguardo alle Consorelle nulla cambia rispetto a prima. I membri ecclesiastici furono privati di voce attiva e passiva, e l'intero governo dell Confraternita passa ai soli laici; Il Padre Spirituale fu privato della sua posizione originaria e destinato ai soli compiti di culto.


Nel 1921 la Confraternità iniziò la realizzazione di una tomba sociale a loculi presso il locale cimitero, completata e modificata nel 1975/76. Un'originale tomba nuova fu realizzata tra il 1963 e 1969 su progetto del geom. Antonio Manni, mentre una terza tomba monumentale è stata edificata tra il 1984 e il 1990, su progetto dell'Ing. Angelo Simeone.
Tra il 1956 e il 1957 si mise mano all'ampliamento della Chiesa dell'Immacolata, con la costruzione del transetto, dell'abside, della sacrestia e del campanile, su progetto del geom. Antonio Manni.
Nel 1979 fu redatto un nuovo Regolamento in forma di Direttorio, che rinnovava sotanzialmente la struttura della Confraternita, integrando a pieno titolo le Consorelle, costituendo nuovi organi collegiali di governo, modificando le norme elettorali, delineando nello spirito del Concilio Vaticano II, la spiritualità propria della Confraternita, da lungo tempo ormai prettamente laicale. Tale rinnovamento, che ha dato tangibilmente i suoi frutti, ha anticipato e precorso di un decennio la nuova legislazione diocesana e regionale circa le Confraternite.
Al 2007 contava ben 1022 Confratelli e Consorelle.

BIBLIOGRAFIA:
A. Serio, G. Santantonio - Racale, note di storia e di costume - Editrice Salentina, Galatina, 1983
G. Santantonio - La confraternita dell'Immacolata di Racale - Grafo 7 Editrice, Taviano, 1991