Il mese di ottobre nella Chiesa è dedicato a centrare l’attenzioni sul ruolo delle missioni. L’Ottobre Missionario non è solo un momento dell’anno in cui raccogliere denaro da veicolare verso le missioni “ad gentes” ma può essere un momento di grazia per riflettere sulla nostra natura di inviati dal Signore Gesù ad annunciare il Vangelo di salvezza, proprio in quanto battezzati. scopriamo allora il primo luogo di missione è il nostro cuore, terra spesso arida e chiusa ad accogliere la Parola.
Ma quando la grazia permea nelle pieghe del cuore ecco che questa terra diventa piena di Vita vera e pronta a donarsi.
Scopriamo perciò che il Vangelo si deve annunciare partendo da chi ci sta accanto e che per Grazia il vento dello Spirito ci spingerà verso terre sempre più lontane dove si parlano lingue umane differenti ma si comprende l’unica Parola di salvezza che è frutto dell’Amore di Cristo.
Il tema di questa Giornata Missionaria Mondiale, “Dalla parte dei poveri”, quindi non è solamente un invito a ‘schierarsi’ a favore di una categoria generale di persone, di cui magari sentiamo sempre parlare, ma senza ‘incontrarli’ veramente… E’ invece il modo di agire di Cristo stesso, che emerge dall’ascolto del Vangelo, perché il Signore non si è mai posto ‘contro’ qualcuno, ma a fianco di tutti, camminando insieme a coloro che incontrava, poveri, malati nel corpo e nello spirito, uomini e donne in ricerca, delusi dalla vita… A ciascuno di essi Gesù ha offerto uno sguardo nuovo, lo sguardo della sua Misericordia, capace di guarire ogni vita! In ogni anno liturgico noi celebriamo il “Mistero di Cristo” che non è un ‘segreto da svelare’ ma un dono da approfondire sempre meglio, cioè la lieta notizia di un Dio che è Padre ed ama talmente l’umanità da offrire nel Figlio la vita e la salvezza ad ogni uomo e donna della storia.
Ma l’anno 2015-2016 sarà davvero particolare per le nostre comunità, dato che nel 50° anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, Papa Francesco ha voluto offrire alla Chiesa tutta un Anno Santo della Misericordia, perché “la Chiesa possa rendere più visibile la sua Missione”, cioè l’impegno (che era già proposto da Papa Giovanni XXIII quando volle indire il Concilio!) di vivere “usando la medicina della misericordia, piuttosto che imbracciare le armi del rigore”!
Ecco allora l’invito ad iniziare l’anno pastorale con il mese dedicato alla missione, e a continuarlo impegnandoci sempre con forza ad essere “popolo di Misericordia”, cioè uomini e donne che sanno farsi compagni di viaggio di qualunque fratello e sorella, poveri come loro, ma uniti per accogliere il dono dell’Amore che libera il cuore.
Solo con questa libertà potremo incarnare lo “stile dell’inclusione” e non più quello dell’esclusione dell’altro, potremo essere noi stessi ‘storia di salvezza’ per chi ci incontra!
Vivere “dalla parte dei poveri” non sarà dunque solo uno sforzo della nostra volontà umana, ma la normale conseguenza di un cuore convertito dall’amore, di un cuore che ha ‘conosciuto’ e sperimentato che Cristo, il Vivente, è ‘dalla parte’ di ciascuno di noi!
All’inizio di questo anno pastorale, confido quindi nella tua sollecitudine perchè nella tua comunità parrocchiale si possa riflettere sull’urgenza della missione e perchè dopo la riflessione arrivi anche la collaborazione e la solidarietà nella raccolta di fondi e dopo la solidarietà il rendimento di grazie al Signore per quello che opererà grazie al nostro contributo.
contributo di don Giuseppe Venneri – direttore Centro Diocesano missionario